Un mix di croccantezza e dolcezza che sa di Sicilia ad ogni morso, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo: il Torrone, un dolce, principalmente natalizio, che non ha nulla da invidiare ai classici Panettoni e Pandori! Ma qual è l’origine di questa prelibatezza? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

 

Le origini

Sapevi che l’origine del torrone siciliano sarebbe da riscontrare nella cultura araba? Il nome primitivo del torrone, infatti, sarebbe cubbaita, termine derivante qubbaita termine che si traduce con “mandorlato” e che oggi identifica un prodotto dalla preparazione simile a quella del torrone ma a base di miele, semi di sesamo, zucchero e mandorle. Tuttavia, molti ritengono che la ricetta sarebbe stata tramandata dagli antichi romani così come il nome. La parola torrone, infatti, sembrerebbe derivare dal verbo latino torrēre, che significa abbrustolire e si collega alla lavorazione di questo dolce tipico che prevede la tostatura ­preliminare della frutta secca utilizzata.

 

Le varianti

 Il torrone siciliano oggi è diffuso con varianti tutte completamente diverse tra di loro, che si caratterizzano da ingredienti differenti. Per esempio, a Licata viene preparato con ceci tostati fatti cuocere nel miele. A Paternò si realizza persino con i pistacchi, in occasione della festa di Santa Barbara, patrona della cittadina siciliana. Una menzione d’onore merita il torrone di Caltanissetta, che si distingue dagli altri per la presenza, al suo interno di mandorla e pistacchio. Può essere a pasta dura o friabile, a seconda del diverso grado di cottura dell’impasto e del rapporto tra miele e zucchero!

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